A volte sembra che la natura si diverta a creare delle specie vegetali dall’aspetto piuttosto insolito. Una di queste è l’Hoya kerii, una pianta grassa della famiglia delle Asclepiadaceae e originaria di Asia e Australia. A colpire sono innanzitutto le sue foglie carnose di colore verde brillante, dal momento che sono a forma di cuore. A caratterizzare questa specie, rampicante e perlopiù epifita, sono poi le bellissime infiorescenze che le hanno valso il soprannome di “fiore di cera”, dato che a vederle sembrerebbero quasi finte. Tra le altre varietà della stessa famiglia potremmo citare l’H. carnosa, l’H. bella, l’H. australis, l’H. lanceolata..
In Italia non sono molti i vivai che trattano questo genere di piante e generalmente sono reperibili sotto forma di talee. Per prima cosa è quindi necessario prelevare la pianta dal vaso in cui si trova e sistemarla in un altro vaso, non molto grande, che riempiremo con una composta specifica per piante grasse, ricca di materiali inerti che favoriscano un buon drenaggio dell’acqua. Per coltivare al meglio queste piante bisogna sapere che amano gli ambienti luminosi ma non vanno esposte alla luce diretta del sole. Ed anche d’inverno dovremo garantire loro una buona quantità di luce, tenendole in casa o in serra fredda; d’estate invece possono sopportare senza problemi temperature fino a 40 gradi.
Le Hoya inoltre non hanno momenti di pausa nella loro crescita pertanto, se sottoposte ad una temperatura costante e ad un’illuminazione di circa 12-14 ore al giorno, possono crescere e fiorire tutto l’anno. Le annaffiature dovranno essere frequenti ma non troppo abbondanti per evitare che possano formarsi dannosi ristagni.
In inverno possiamo intervenire ogni 20 giorni circa, mentre in primavera e in estate possiamo arrivare a un paio di volte a settimana, facendo in modo che nel frattempo il terreno asciughi. L’ideale sarebbe utilizzare dell’acqua piovana, distillata o comunque povera di sali minerali. È importante inoltre garantire alla pianta il giusto tasso di umidità nebulizzando di tanto in tanto la chioma con uno spruzzino o tenendo dell’argilla espansa bagnata nel sottovaso. Infine nel corso di tutto il periodo vegetativo si consiglia di concimare la pianta con un prodotto contenente azoto, potassio e fosforo in eguali quantità.