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Derivato dal classico gioco della pallavolo, da cui prende quasi tutte le regole, il Beach volley nell’ultimo decennio ha avuto un grande sviluppo sulle spiagge di tutto il mondo, tanto da essere inserita nei giochi olimpiaci. Impegnativo ma accattivante, questo sport è diventato oramai uno degli sport più praticati in tutti i litorali italiani.
IL CAMPO E L’ATTREZZATURA
Innanzitutto, occorrerà trovare un campo su cui poter giocare: se non lo trovate, potete farvelo da soli, tracciando sul terreno sabbioso un rettangolo, alla metà del quale metterete una rete fissata a due pali, basta una rete da pallavolo come queste. Per giocare, servono minimo due giocatori per ogni squadra, una palla non troppo pesante, un paio di occhiali da sole, necessari per ripararsi dai raggi solari e dal ritrovarsi negli occhi dei granelli di sabbia.
LE REGOLE E LO SCOPO DEL GIOCO
Dopo aver accuratamente bagnato il campo (probabilmente, ci giocherete d’estate o in periodi in cui la sabbia scotterà), formate le squadre. Lo scopo del gioco è quello di inviare la palla sopra la rete sul suolo del campo avversario e di evitare ovviamente che gli avversari facciano la stessa cosa. Per avviare la partita, bisognerà decidere a quale squadra spetta la prima azione, cioè battere per primo la palla per conquistare il primo punto; solitamente, un terzo, esterno, lancerà la palla verso una metà del campo e si cominceranno una serie di scambi tra le squadre finchè la palla non cadrà stabilendo così chi debba iniziare il gioco.
LA PARTITA
Essa si svolgerà in tre (o più) set, composto da 25 punti: chi raggiungerà per primo tale punteggio vincerà il set. La palla verrà messa in gioco tramite un servizio, che verrà battuto dalla linea di fondo di una delle due metà del campo; l’azione di gioco continua fino a quando la palla cade in terra, finisce fuori del campo oppure quando uno dei giocatori delle due squadre commetterà un errore, come ad esempio fare ‘invasione’ della metà del campo avversario.
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