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Come Coltivare i Gerani

Curare le piante richiede attenzione e dedizione. Tuttavia, anche coloro a cui manca il pollice verde riusciranno a far crescere rigogliosi e splendenti i gerani. Tipicamente usati per creare colorate aiuole fiorite sui balconi, i gerani – sia che si parli di quelli ad edera, di quelli parigini, degli zonali, di quelli ad alberello o a spalliera – hanno tutti una caratteristica in comune: sono fiori molto resistenti e non risentono particolarmente delle temperature rigide. Questo coloratissimo fiore (botanicamente chiamato “pelargonium”), quindi, necessita di poche cure, che tuttavia dovranno essere accurate in modo da garantire ai fiori una crescita sana.
La prima cosa da fare dopo il periodo di riposo invernale dei gerani sarà stimolare il loro sviluppo: il ramo andrà tagliato per circa i 2/3 della lunghezza nel caso in cui la pianta sia poco rigogliosa, un paio di centimetri in meno se invece è sana. L’operazione di potatura farà in modo che rami e foglie crescano più velocemente, contribuendo alla crescita rigogliosa della pianta. Successivamente, si proseguirà con l’operazione di rinvaso: bisognerà cambiare i vasi da giardino, preferendo quelli dal diametro più grande di un paio di centimetri; inoltre, buona norma sarà cambiare il terriccio e concimarlo prima della fioritura primaverile.

Fatto questo, andranno curati in particolar modo tutti quei fiori appassiti e quelle foglie rinsecchite che hanno sofferto un po’ il gelo invernale: toglieteli con cura, evitando magari di lasciarli per lunghi periodi attaccati alla pianta in modo da favorire la fioritura primaverile. Toglieteli tagliando ad un centimetro circa rispetto all’attaccatura del fusto, in modo da non provocare ferite che sono la via d’accesso principale dei parassiti.
I gerani saranno pronti, così, ad affrontare l’estate: con il grande caldo il terriccio andrà zappettato bene e spesso, in modo che non si formi la tipica crosta che impedisce l’areazione e l’assorbimento dell’acqua; annaffiarlo regolarmente d’estate è una buona pratica, mentre d’inverno la pianta andrà innaffiata solo poche volte, e in particolare prima che il terriccio si secchi completamente.

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